A volte la musica trascende lo spazio e il tempo, permettendo alla psiche di viaggiare attraverso le emozioni. Il nuovo album del songwriter canadese Leif Vollebekk, Revelation, ne è la prova.
Concerto bellissimo quello all'Alcatraz, che conferma Kim Gordon come un’artista di statura enorme, anche solo per avere voglia di mettersi in gioco in questo modo, con un'incessante apertura alla sperimentazione e alla curiosità costante verso nuovi suoni.
L’artista canadese Tess Parks, di stanza a Londra, ritorna con il suo terzo album solista, Pomegranate. Ancora una volta l’amalgama tra dream pop, psichedelia “soffice” e voce fluttuante ed etera coglie il bersaglio sin dal titolo dell’album, dedicato ad un frutto tra i più belli e misteriosi: il melograno.
L'ennesimo grande album dei 40 Watt Sun, sei canzoni di struggente slow core, in cui il mood malinconico e depresso di Patrick Walker trova luce in melodie cristalline.
Dopo averli visti dal vivo, i Gurriers hanno convinto: ad oggi scrivono già meglio degli Idles e sembrano sulla via giusta per poter offrire performance altrettanto incendiarie. Con un click a voi il racconto della serata all'Arci Bellezza, compresa la performance degli autoironici opener Rude Cinno.
A più di vent’anni dalla sua uscita, riscopriamo il debutto omonimo dei The Music, un album in cui la parola magica è “naturalezza”.
Irvine Welsh ci riporta nella sua Leith dove per una volta non siamo a contatto solo con i suoi amati "spurghi di corea" in un romanzo che amplia la scrittura dell'autore scozzese anche a qualche nuova suggestione.
Il documentarista Michael Moore ci porta tra le pieghe peggiori di un sistema economico fuori controllo e, per come gestito oggi, meschino e ingiusto. Lo fa con la solita ironia che da sempre lo contraddistingue, pur non risparmiando niente a nessuno.
Scritta quasi interamente da Daron Malakian, chitarrista della band, Lost In Hollywood si scaglia contro l'accecante fascino di un quartiere che non mantiene le promesse, infrangendo le illusioni di quanti cercano fama e successo
La band di Portland torna con un suggestivo e divertente ibrido musicale, che fonde con maestria goth rock e metal, in un insieme dall'esuberante appeal melodico.
Può la musica rappresentare il mondo dell’arte? A volte alcuni quesiti hanno il potere di tramutarsi magicamente in affermazioni certe e l’esordio discografico di Alessio Zoratto ne è la conferma.
Fotografia di un momento di passaggio e della difficoltà di una generazione. La giovane regista Kit Zauhar con un buon film d'esordio contribuisce a mantenere vitale la corrente del cinema indipendente americano, quello fatto con quattro soldi e qualche idea buona e sentita.
St. Vincent regala al pubblico del Fabrique una serata danzereccia che presta poco il fianco al lato riflessivo, nonostante alcune ballate di notevole resa. Una nuova formazione già compatta e rodata e un sound, quello di Annie Clark, sempre inconfondibile. Una performance di prima grandezza che non può che lasciare dietro di sè fan entusiasti.
I Juniore tornano con un gran disco. Garage, Beat, Surf, Yé Yé music, con un french touch che si disperde su tutti i brani dell’album. Non avete letto da nessuna parte di loro? Ebbene, Loudd è fiero di presentarveli: buon ascolto.
Lo spettacolo dei Calibro 35 al Teatro Dal Verme è un'anteprima assoluta: dall'ultimo EP, alle esecuzioni inedite fino alle riletture del vecchio repertorio, tutte suonate entro una cornice dall'acustica perfetta per una performance che lo è ancor di più. Il progetto Jazzploitation ha qui avuto il suo culmine e questa è la cronaca della serata.
Dopo anni di gavetta, la losangelina Bella Brown esordisce con un riuscito album di funky e retro soul, reso elettrizzante dalla presenza degli straordinari Jealous Lovers.
Tiro pazzesco, precisione esecutiva invidiabile e un sassofonista che costituisce il vero centro propulsore e melodico della proposta del gruppo. I Deadletter sono arrivati in un gremito Arci Bellezza proponendo il loro riuscito crossover tra le suggestioni danzerecce e chitarrismo obliquo, messo in pratica con notevole lucidità e brillantezza.
Con i Blood Incantation siamo al cospetto di una band dalla statura gigantesca, una delle realtà di death metal progressive più belle degli ultimi decenni. Il nuovo Absolute Elsewhere, dal punto di vista della pura qualità compositiva, potrebbe rappresentare per loro il disco della consacrazione.
Quasi un secolo di vita (all’epoca di quest’album) e sentirsi un ragazzino. Riviviamo l’epopea di un disco dove il grande maestro del piano boogie woogie è circondato da uno stuolo di ospiti illustri.
Ambientato nelle terre gelide e selvagge del Quebec, Norfeville è un thriller ad alta tensione, che mette il dito nella piaga in una delle pagine più oscure della storia canadese.
Una perfetta Felicity Huffman porta on the road sulle strade d'America la storia di Bree Osbourne, una transgender in attesa della tanto sospirata operazione nel momento in cui la donna scopre di avere un figlio nato da un'ormai lontana (e unica) avventura etero di gioventù. Garbato e ben studiato da un regista poi sparito dalle scene.
Una delle hit di maggior successo dei Depeche Mode è ispirata alla storia d'amore fra Priscilla e Elvis, visto dalla moglie come una sorta di semidio
La band londinese, con la sua ultima produzione, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che le sonorità anni Ottanta non ci hanno mai lasciato. Come un fiume carsico scorrono sotterraneamente negli anni per emergere nei nostri ciclici “chiari di luna”.
Serata strepitosa quella all'Arci Bellezza grazie a Hardstaff Booking, che ha permesso di godere di due artisti importantissimi in ambito di sonorità estreme: gli Uniform, con il loro show pressochè perfetto, e i violenti e disturbanti The Body, per l’occasione accompagnati dall’artista di base a Berlino Dis Fig, con in apertura i britannici Bad Breeding di scuola hardcore. Una discesa agli inferi che non si vede l'ora di compiere di nuovo.
Primo film per David Bowie che esordisce al cinema con un'ottima immedesimazione in un personaggio non facile, alieno, distante, che Roeg dirige in maniera impeccabile all'interno di un contesto molto libero e ricercato.
Seconda parte di quello che sarebbe dovuto essere un album doppio, Megalomanium II conferma lo status degli Eclipse come una delle miglior band di hard rock melodico in circolazione.
Genio e sregolatezza si incarnano nel guitar hero Michael Schenker, fratello birbantello del più posato e ben posizionato Rudolf (avete presente gli Scorpions?) e capace di mettere in scena un tributo, nientemeno che a sé stesso. Ma anche un album verace in cui i più disattenti avranno la possibilità di riscoprire una delle band hard rock più sottovalutate della storia: gli albionici UFO.
Spigolatura è la ricerca minuziosa di cose rimaste in giro, qua e là, che meritano di essere raccolte e non disperse. Ad oggi una nuova rubrica di recensioni minimali curata dal nostro Stefano Nicastro. Questo primo capitolo è dedicato alle band moderne che hanno usato il formato vintage del 7 pollici o 45 giri: Fleur, Mooon e The Courettes.
Il primo live ufficiale della band originaria del New Jersey è un assalto sonoro all'arma bianca, che non fa prigionieri grazie a una scaletta che propone brani nuovi e indimenticabili classici.
Il nuovo disco dei Godspeed You! Black Emperor è un album su Gaza. Un disco che non ha bisogno di parole, un lavoro sorprendentemente melodico, quasi come se, di fronte all’orrore, le migliori risposte potessero essere dolcezza e delicatezza.
Nella produzione di Sonny Landreth, “From the Reach” si erge fra i suoi migliori dischi. Ripercorriamone la storia canzone per canzone, assaporando nuovamente questa bellissima mescolanza di blues, rock e cajun, sapientemente amalgamata con pregiati ospiti.
La giornalista d'inchiesta Raffaella Fanelli intervista Maurizio Abbatino, uno dei boss della Banda Della Magliana, diventato collaboratore di giustizia.
Opera seconda per Olivia Wilde che abbandona la commedia per una fantascienza distopica interessante seppur derivativa e non completamente a fuoco. La mano della regista però c'è e si vede, restiamo in attesa di una conferma.
Una delle canzoni più belle da August And Evrything After, un brano malinconico, in cui letteratura e rock si intrecciano per parlare di creatività e bellezza
A circa tre settimane dalla pubblicazione di uno dei dischi più attesi e annunciati degli ultimi anni, siamo stati convocati a Milano, nel quartier generale della Universal, per un ascolto in anteprima di Songs of a Lost World dei The Cure. Questo il racconto dell'esperienza e, soprattutto, delle prime riflessioni dopo un primo ascolto.
Naima Bock è stata una delle rivelazioni del 2022. Il suo songwriting ispirato non perde mordente nel momento della verità, superando a pieni voti il difficile scoglio del secondo album.
Un disco hyperpop sull'afflizione del lutto quello di Alan Sparhawk, il chitarrista dei Low, al suo primo album dopo la scomparsa della moglie. Un'esplicita rarefazione elettronica che sembra fatta apposta per amplificare il dolore, nonostante il tono apparentemente leggero. Un ascolto destabilizzante ad ogni nota; peccato per quel sovradosaggio di autotune che pare quasi alterare in modo irreversibile i brani.
Jennie Livingston ci porta nella New York degli anni 80 all'interno della comunità gay a prevalenza afroamericana e ispanica per esplorare il fenomeno vitale ed energico che prende vita intorno alle ballroom, sale dove competizioni di "ballo" diventano occasione di aggregazione e importante sottocultura destinata in qualche modo ad arrivare anche alle grandi platee.
La ricetta vincente dei pisani Wind Rose si chiama “dwarf metal”, ma il loro immaginario epico e fantasy si espande grazie al loro metal corale e festaiolo e a una “sensibilità marketing” che ha dato loro certamente una marcia in più. Trollslayer arriva per certificare la gloria di un gruppo che sta entrando di prepotenza nel gotha del metal di oggi.
Cosa accade quando una delle venue più storiche di Londra come il Roundhouse incontra una delle band più frizzanti del glam rock contemporaneo come i The Struts? Un live incendiario. Com'è andata? Ce lo racconta il nostro uomo sul campo.
Al secondo disco da solista, Aaron Frazer si distacca dalle più ovvie declinazioni soul, per abbracciare un taglio più moderno e un approccio più sperimentale.
Tra monumenti antichi e moderni, in bilico felice su riferimenti leggendari come Nina Simone e Amy Winehouse, sta trionfante una Lady Blackbird che nulla inventa ma tutto trasforma, grazie a una presenza scenica fresca e originale e un approccio vocale e musicale di grande classe. Il secondo album “Slang Spirituals” emoziona e sorprende, sparigliando un po' le carte in tavola.
Esce, rimasterizzato e con bonus, il settimo album in studio dei britannici Thunder, pubblicato originariamente nel 2005. Un disco di classic rock intenso e divertente, che merita di essere riscoperto.
Ultimo romanzo, incompleto e pubblicato postumo, imbastito da Francis Scott Fitzgerald prima della sua morte prematura. Un viaggio arguto e già ben cesellato nel mondo di Hollywood in compagnia di un produttore dedito completamente al lavoro. Qualcuno dice che Gli ultimi fuochi sia l'opera della definitiva maturità dello scrittore statunitense.
Per il suo ultimo film (per ora) Elia Suleiman continua a occuparsi della situazione palestinese, questa volta lo fa andandosene in giro per il mondo, prima a Parigi, poi a New York, sempre con il suo tono stralunato e ironico, ancora una volta affidandosi più alle situazioni che non alla parola.
Una canzone marcatamente politica, un attacco frontale all'allora presidente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, resa celebre anche dal pirotecnico assolo del chitarrista Vernon Reid.
Una prestazione potentissima e senza sbavature per settanta minuti senza respiro quella degli Zeal & Ardor al Santeria di Milano. Una conferma soltanto che impreziosita dagli Amalekim, che prima di loro hanno realizzato un set meraviglioso, che fa sperare di poterli vedere presto in veste di headliner. Una serata osura, spiritual, estrema, scarna e spettrale.
Un pubblico su di giri e molto partecipante stupisce i Blackberry Smoke, che fortunatamente continuano a portare in Italia il loro ottimo Southern Rock e realizzano all'Alcatraz un gran bel live, che si tuffa spesso e volentieri tra i grandi classici della band.
A sei dal precedente The Persistence, i romani Kingcrow tornano con un nuovo entusiamante disco che fonde mirabilmente rock, progressive, elettronica e metal.
Senza Glenn Hughes, ma con il rientrante John Corabi, i Dead Daisies tornano con un disco di hard rock adrenalinico che non fa prigionieri.
Dopo Lost J. J. Abrams ci riprova e sforna, insieme a Kurtzman e Orci, un'altra serie infarcita di misteri e scarti dalla realtà come siamo usi a conoscerla. Non ficcante in tutti i suoi passaggi nonostante la buona qualità media, Fringe paga un poco l'eccessiva mole di episodi.
Dopo qualche anno, tornano i The Peawees con un nuovo album tutto da ascoltare. In attesa di sentirli dal vivo il 4 ottobre all’Arci Bellezza, abbiamo intervistato il leader storico del gruppo: Hervé Peroncini. Ecco le sue risposte “a tutto tondo”.
Tornano i Visions of Atlantis con il loro nuovo album Pirates II - Armada, lavoro che sarà accompagnato da un tour europeo in Autunno, che toccherà l’Italia il 19/10 (Legend Club, Milano) e il 25/10 (New Age, Roncade TV). Pronti a salpare per una nuova avventura?
Mind Burns Alive è il disco della svolta definitiva per gli americani Pallbearer, che stemperano le distorsioni doom degli esordi, attraverso un approccio più prog e una scrittura più morbida e melodica.
Di albe, tramonti, alternative rock, groove accattivanti, promesse di felicità e positività forgiata nella sofferenza. Con Sundiver i Boston Manor si tuffano nei primi raggi di una mattina dai tenui colori che odorano ancora di sogni e ombre alla ricerca del sole e noi non possiamo che metterci le cuffie nelle orecchie e tuffarci con loro.
Ascoltare queste bellissime reinterpretazioni evidenzia ancora una volta l’immenso talento e la contemporaneità di Buddy Holly. “The Crickets and Their Buddies”, ecco a voi un altro bellissimo disco da rispolverare.
Génie la matta è un romanzo duro, ma allo stesso tempo profondo e delicato, in cui il filo conduttore è l’amore sconfinato di una figlia per sua madre. Una lettura consigliata, ma tutt’altro che leggera, perché la Cagnati non fa sconti e soprattutto non utilizza filtri: il dolore delle protagoniste diventerà inevitabilmente anche il vostro.
Il regista finlandese Aki Kaurismaki per il suo lungometraggio d'esordio sceglie con coraggio di adattare il Delitto e castigo di Dostoevskij trasportando la vicenda a Helsiniki in epoca moderna e trasformando il celebre Raskol'nikov nel più compassato Antti Rahikainen.
Il Re Del Dolore altri non è che Sting, il quale scrisse la canzone in un momento particolarmente difficile della sua vita, in cui era in rotta di collisione con gli altri membri della band e aveva appena divorziato dalla prima moglie
A distanza di quattordici anni dal suo esordio solista, Julie Christmas torna con Ridiculous And Full Of Blood, un furente e inquietante disco di noise rock, destinato al novero delle cose migliori ascoltate quest'anno.
Un disco dal formato monumentale (18 tracce per 53 minuti di durata) e un’impostazione esplicitamente autobiografica attraverso l’utilizzo dell’inusuale metafora del ragno sparklemuffin porta Suki Waterhouse nel mondo del Pop. Un lavoro interessante e valido, che si muove su uno spettro di influenze e sonorità varie, piacevoli e sempre a fuoco.
Mel Gibson mette in scena la storia di Desmond Doss, obiettore di coscienza ed eroe dell'esercito U.S.A. durante la Seconda Guerra Mondiale esplorando ancora una volta il connubio tra uomo e fede al regista tanto caro.
Dopo quattro anni di assenza, tornano gli svedesi Blues Pills con un suono rinnovato, più solare e mainstream, ma non per questo meno avvincente.
Gli Arancioni Meccanici tornano con Movimento, una raccolta esaustiva dei singoli “post reunion” con l'aggiunta di un inedito, dove la ruvidezza Punk dei primi anni lascia il posto a un singolare incrocio di Funk e New Wave.
I bolognesi Km0, tra suggestioni chill out e movenze più vicine alla dance, ci ricordano come anche la musica più dance oriented possa essere di buona fattura e creata sulle basi di una cultura musicale ampia e onnivora. Qui le nostre chiacchiere con i disponibilissimi Pasquale e Jacopo, tra sogni, passioni, pratiche e realtà.
Dopo quasi venticinque anni, i The The tornano con un album di canzoni inedite. “Ensoulment” segna una vera e propria rinascita artistica per Matt Johnson, offrendo un perfetto equilibrio tra passato e presente. I temi, già esplorati in passato dal cantautore, trovano qui nuova linfa grazie alle esperienze profonde vissute negli ultimi anni.
Somewhere Far Beyond dei Blind Guardian è una delle pietre miliari del Power Metal, uscito nel 1992 e oggi pubblicato in versione Revisited, riregistrata da cima a fondo. Ripercorriamo insieme la sua storia, come si colloca all'interno della discografia della band e andiamo a capire in quali casi questa uscita merita decisamente l'acquisto.
Un romanzo breve, esile nella trama e semplicissimo nella prosa, ma così denso di emozioni da lasciare senza fiato.
Film d'inchiesta che riporta al cinema classico e che narra la storia vera della causa portata avanti dall'avvocato di Cincinnati Robert Billott contro le malefatte della DuPont, società chimica responsabile dell'inquinamento delle acque di una vasta zona del West Virginia.
Una canzone che nasce dai lutti vissuti da Ronnie Van Zant e Gary Rossington e che contiene un messaggio universale su ciò che davvero conta nella vita
City Lights , il nuovo album del progetto The Waeve, che vede intersecarsi il talento di Rose Elinor Dougall (voce e compositrice, ex Pipettes) e Graham Coxon (cantante, chitarrista e compositore dei Blur), è disco accuratissimo e a tratti davvero meraviglioso, che non ha paura a mostrarsi nudo nella sua spontaneità e trae forza dalla sua energia vitale, che quando incontra il talento del duo, s'innalza al cielo portandoci con sé.
La proposta ambient/elettronica/post-rock dei Trame, usciti da poco con il loro ultimo Together we rise per Overdub Recording, merita decisamente di non passare sottotraccia ma di giungere a quante più orecchie possibili degli appassionati del genere. Ci facciamo quindi una chiacchiera con la band.
L'esordio sulla luga distanza dei romani Life In The Woods esplora con talento e freschezza il classic rock anni '70.
La fantasia del regista giapponese Takashi Miike non conosce né confini né salute mentale. Yakuza Apocalypse è un oggetto indefinibile che potrebbe non piacere a molti ma che non manca di inanellare diverse sequenze di cui è impossibile non innamorarsi. Incatalogabile.
I Black Angels sono finalmente tornati a suonare in Italia e lo fanno con una data al Circolo Magnolia, dove rivelano ancora una volta il loro segreto: un incredibile impatto dell’insieme, riff ipnotici e acidi e psichedelia intrisa in ogni brano.
È possibile coniugare l’operetta e il jazz contemporaneo per poi rilegare il tutto (attraverso filamenti d’oro) con la cultura mitologica? Ebbene, l’artista e sassofonista Simone Alessandrini e i suoi dodici elementi, con il suo nuovo album Circe, è riuscito in questa magnifica impresa.
Grande show quello dei Fat Dog, che hanno incendiato la perfetta venue del Bellezza con quell’irresistibile mix di elettronica spinta e Post Punk che caratterizza la loro proposta. Uno show che ci ha donato per una sera l’illusione di essere in un club di Londra e ha visto sotto palco un pubblico magnifico che ha ballato e pogato come se non ci fosse un domani, per una serata tutta da ricordare.
Giunti all'ottavo album in studio, con Back With a Bang i tedeschi Kissin' Dynamite continuano a esplorare l'hard rock melodico anni '80 con risultati eccellenti.
Dopo due album in cui ha esplorato le profondità abissali del lutto (e uno dedicato alle pene del lockdown), con “Wild God” Nick Cave torna finalmente a galla, per testimoniare che cosa significhi trovare la luce in fondo al tunnel.
Dal momento della sua scomparsa, J.J. Cale ha lasciato un vuoto incolmabile. Ricordiamo la sua grandezza riappropriandoci di “Rewind”, un bellissimo disco di registrazioni inedite degli anni Settanta e Ottanta. Per non dimenticare.
"A Ovest dell'inferno" non sappiamo bene se si trovino dei racconti che meritino la lettura, ma la sua recensione è un'ode al "chi se ne frega" e non solo che non possiamo che consigliarvi di leggere.
Gli anni passano ma l'indole nostalgica dell'appassionato di cinema resta, ecco così che Tom Cruise, insieme a tutti noi, torna a volare riflettendo sul tempo che passa ma anche sul bisogno continuo di eroi e storie. Un ritorno decisamente riuscito.
Una struggente ballata per pianoforte, attraverso la quale la Keys punta il dito contro le violenze perpetrate dalla polizia nei confronti dei cittadini afroamericani
Prima di goderci il live dei Mudhoney al Santeria, per l'occasione meritatamente sold out, cogliamo l'occasione per salire sul tour bus di queste leggende precorritrici del grunge e farci una meravigliosa chiacchierata con il disponibilissimo Steve Turner. Cosa ci siamo raccontati? Com'è stato il concerto? A voi la lettura.
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