Meno arrabbiato e minaccioso di No Gods, No Masters, Let All That We Imagine Be The Light, tra spigoli sonori e melodie irresistibili, è un invito a reagire all'odio che pervade il mondo, attraverso la speranza, l'ottimismo e l'amore.
Fosse anche solo per la libertà creativa che esprimono, di fronte ad un mercato che vorrebbe gli artisti il più possibile allineati, i Laguna Bollente meriterebbero di essere supportati in modo incondizionato. Ma hanno realizzato un album che merita di essere ascoltato, soprattutto se, come loro, anche voi, lottate (con più ironia che speranza) nella battaglia contro il neoliberismo e la morte cerebrale del consumatore.
A distanza di poche settimane dal concerto in suolo italico, abbiamo fatto una chiacchierata con Alan Sparhawk parlando dei suoi album, delle canzoni inedite, di come sia fare musica coi propri figli, e altro ancora. A voi il resoconto completo.
A poco più di tre anni dall’ultimo album, il duo Italo brasiliano Hate Moss pubblica un EP di 5 brani, quasi tutti live, registrati a marzo scorso in un bar di Istanbul. Affascinati da Tina e Ian, oltre ad aver recensito il loro disco, abbiamo approfittato anche di fare due chiacchiere con loro, il cui esito è l'intervista che troverete in coda.
Terzo giorno di Festival e line up che permette di saltare dal cantautorato italiano di Giacoprudente al cosmopolitismo newyorkese dei TV On The Radio, passando in mezzo all’Australia italiana di Nic Cester e la dance dei Ramona Flowers.
Fairyland Codex è, se possibile, la consacrazione definitiva di una delle band più grandi di questi ultimi anni. Se ancora non vi siete accorti dei Tropical Fuck Storm è ora di rimediare.
Nel giorno del solstizio d’estate, la seconda data del Festival estivo della Versilia ci ha proposto il raffinato jazz funk dei Calibro 35, l’energia e la sensualità di St. Vincent e il caleidoscopio di suoni dal futuro degli Air, per un live che ha il suo punto di forza nella varietà, nella qualità e nelle emozioni.
Il primo giorno di Festival porta con sè post punk e psichedelia elettronica grazie ai trascinanti Yard Act e ai visionari Spiritualized, colpisce con l'apertura di giornata dub e drum&bass dei Tare e lascia senza parole per il gran finale con i Mogwai. Tra buon vino, un bel parco e una line up di qualità, non si può che iniziare al meglio la stagione in Versilia.
La lingua greca ha un termine davvero viscerale per simboleggiare il significato di portare avanti qualcosa con l’anima, con creatività e amore: “Meraki”. Il nuovo progetto della band fiorentina gli Auge, Spazi Vettoriali, colpisce come un proiettile in pieno centro questo pensiero.
La “Matriarca” Etta James pubblica a inizio secolo un disco senza tempo, ove blues e r&b si inseguono fino a compenetrarsi in alcuni piccoli capolavori dal titolo illustre. Andiamo a (ri)godercelo.
Ellroy persevera con il suo stile asciutto e frammentario con una terza parte del nuovo L.A. Quintet che convince poco. Le atmosfere sono note ma mancano phatos e personaggi ficcanti. Un po' di autocompiacimento?
Temi poco battuti per una commedia ben riuscita che all'epoca della sua distribuzione fece parlare di sé; oggi probabilmente nemmeno la si farebbe più.
Definita da Kate Bush la sua "piccola sinfonia", Breathing è una canzone drammatica che parla di olocausto nucleare dal punto di vista di un feto
Al Carroponte i Fontaines d.c. hanno fatto un concerto bellissimo, rovinato solo dai volumi osceni e da una location che conferma i problemi degli ultimi anni, non permettendo a chi si trovava dietro di godersi appieno l’esperienza. Nuovo pubblico, band inattaccabile e futuro pieno di punti di domanda.
Nicolò Carnesi è uno dei segreti meglio custoditi del cantautorato italiano. Per chi ama l'immediatezza pop ma ritiene irrinunciabile sia abbinata ad un linguaggio mai superficiale, il nuovo Ananke potrebbe rivelarsi una meravigliosa sorpresa.
Fa un po’ strano sentire la voce baritonale di Matt Berninger sprovvista delle sofisticate trame armoniche e ritmiche del resto della sua band a reggere il gioco. Get Sunk è una versione light di un disco dei The National, ma non per questo meno raffinato e intrigante.
A oltre trent’anni da SxM dei Sangue Misto, Neffa riscopre la lingua madre dell’hip hop con rinnovata energia. Dopo un viaggio tra funk, r’n’b, pop e melodie partenopee, torna a cavalcare la corrente groove dell’urban con uno stile autentico e coerente, evitando il rischio della nostalgia facile e illuminando il suo percorso con una luce notturna e consapevole: è il ritorno del guaglione sulla traccia.
Il Tener-a-mente, la rassegna musicale organizzata all’interno del parco del Vittoriale di Gardone di Riviera, nello splendido anfiteatro progettato da D’Annunzio e affacciato sul lago di Garda, regala anche quest'anno nomi incredibili. Ne parliamo con il direttore artistico Viola Costa per un po' di retroscena.
Gala, il disco d’esordio, dei Pop Veronique, è un progetto accattivante e che rappresenta una prova di forza invidiabile: Indie Pop da manuale, ricercato, fresco e personale, con una scrittura di altissimo livello. Le potenzialità ci sono tutte, mancano solo orecchie per ascoltarlo. Le vostre ci sono?
Il politeismo in musica si conferma decisamente più sostenibile di qualunque altra idolatria. Dieci divinità più una a dirigere un olimpo di spessore dalla cabina di regia. Siamo davvero pronti per Goddess?
Le austriache Vulvarine accendono la miccia di una miscela esplosiva di rock, punk, metal e blues, con undici canzoni aggressive, dirette e senza fronzoli.
Vent’anni e non sentirli. Mkutano è una lectio magistralis tuttora attuale di blues e contaminazioni etniche, ennesima conferma del talento e della versatilità di un gigante della musica, Taj Mahal.
Spigolatura è la ricerca minuziosa di cose rimaste in giro, qua e là, che meritano di essere raccolte e non disperse. La rubrica di recensioni minimali curata dal nostro Stefano Nicastro. Il sesto capitolo è dedicato ad una personale stanza di compensazione, dopo che le ultime recensioni e live report sono stati dedicati ad altri panorami sonori. “Torno sempre a te in questi giorni inqueti”...
Con James, romanzo premio Pulizer 2025, il grande scrittore Percival Everett riscrive Le Avventure di Huckelberry Finn di Mark Twain dal punto di vista della schiavo fuggiasco Jim.
Un Ozu più "vivace" nelle realizzazione delle sequenze di un film ancora una volta in bilico tra tradizione e modernità, con diverse figure femminili al centro di una narrazione dove ogni contrasto è gestito con una serenità rara e che soprattutto oggi sarebbe necessario ritrovare.
Tom Waits e Kerouac, il tema del viaggio per il viaggio, della ricerca per la ricerca, sono il tema filosofico che anima una delle canzoni più belle del cantautore americano
Un'elegia di cuore e di anima a Brian Wilson, che ha riempito il pianeta di positività nonostante la difficoltà del suo percorso umano e psicologico e ha lasciato forse più di quanto poteva lui stesso immaginare, ai suoi incredibili fan.
Il concerto di addio ai Porridge Radio è anche un piccolo manuale di eleganza, bravura e serenità, su come poter chiudere un'esperienza con gioia, assieme al proprio pubblico e in armonia tra i componenti. In apertura Giungla, che invece testimonia un'interessante nuovo inizio.
L'album d'esordio degli anglospagnoli Opia inanella otto canzoni che sono sintesi sublime fra melodie celestiali e crepuscolare gothic doom.
I giardini della Triennale gremiti di gente pronta a ballare e cantare i trascinanti inni di “Furèsta”, eseguiti dal vivo. Un sold out più che meritato per La Niña e la sua straordinaria band.
I Wunderhorse sono una band dalle indubbie potenzialità commerciali capaci di live di altissimo livello, seppur purtroppo troppo brevi rispetto a quanto si vorrebbe. Il repertorio stellare del quartetto della Cornovaglia dà il suo meglio dal vivo e, se non li avete mai visti, per la prossima volta segnateveli che non ve ne pentirete.
Party Time è un album d’esordio fresco, ricco di grinta e pieno di hit. Un nuovo disco irrinunciabile per gli amanti del post-punk d’oltreoceano.
Un disco energico, graffiante, divertente, che eleva Samantha Fish nell'aristocrazia dei chitarristi/e più rilevanti della sua generazione.
In attesa della pubblicazione ad agosto di The Clearing e della tappa ufficiale di promozione del nuovo disco il 13 novembre all’Alcatraz, la band di Ellie Roswell dà un assaggio del nuovo repertorio in uno show coinvolgente.
Quello di Miss Annie e della sua straordinaria famiglia di musicisti è un segreto rimasto nascosto per lungo tempo, che oggi vede la luce con un disco che propone, attraverso sei splendide canzoni, un'anima gospel ibridata. ballabile e avvincente.
Steven Wilson arriva a Roma e, se avreste potuto venire al concerto e non lo avete fatto senza un valido motivo, potete anche iniziare a mordervi i gomiti. Qui il racconto di un concerto sospeso tra nichilismo e speranza, fluttuazioni cosmiche e computer quantici; un vortice di suoni e colori unito alla maniacale perfezione sonora della band.
Dopo nove anni di silenzio, gli Skunk Anansie tornano con un disco pazzesco, in cui la ribollente miscela di rock, punk, reggae, pop e funky torna più ispirata che mai e tirata a lucido da una produzione moderna.
Una voce fuori dal coro nel panorama musicale italiano, questa di dada sutra. La versione deluxe dell'ultimo album, Questo amore mortale PIÙ, ci permette di riscoprire, tra post punk ed elettronica, il fascino e l’inventiva di un lavoro che, nonostante presenti influenze ben definite, si muove fuori dai soliti canoni.
Nicolò Carnesi, che i più forse conosceranno per essere chitarrista del tour di Colapesce Dimartino, è un cantautore tutto da scoprire. Da poco è uscito Ananke, il suo quinto lavoro solista, il primo dopo sei anni, un concept sulla mitologia greca tra strumentale, anni '70 e prog rock tutto da scoprire. Ne parliamo con lui in una bellissima chiacchierata.
Been a Long Time è un eccellente disco di rock blues texano pubblicato agli inizi di questo secolo. La sezione ritmica del mai troppo compianto Stevie Ray Vaughan fa faville insieme a vecchie e nuove leggende della musica americana. Torniamo a godercelo grazie alla preziosa macchina del tempo di Re-Loudd.
L’uomo che visse zero volte è un romanzo divertente, irriverente, a tratti cinico, frutto di questo presente in cui, purtroppo, nonostante le buone intenzioni, risulta sempre più difficile riuscire a mettere da parte la propria misantropia e aprirsi ai propri simili, perché, diciamoci la verità, non sempre si ha voglia di scendere a compromessi e appiattirsi su un modus vivendi che non ci appartiene.
Thriller con qualche detour nella commedia o commedia dai toni grotteschi con qualche detour nel thriller? L'importante è che alla fine l'amalgama sembra ben riuscita: Il Maine, la provincia, il freddo, un cadavere (più d'uno in realtà)...
Un'anomalia nel repertorio dei Black Sabbath, una canzone lontanissima dai territori heavy rock frequentati dalla band, una ballata struggente che parla della fine di un amore
Alan Sparhawk sembra aver trovato, almeno dal punto di vista personale, le motivazioni giuste per ripartire. Il live al Circolo Magnolia è stato accolto da un pubblico rapito, concentrato ed entusiasta e il futuro di Sparhawk, sul palco e su disco, inizia ad apparire decisamente roseo.
Il cantante dei TV On The Radio pubblica il suo primo disco solista, un compendio aggiornato - a distanza di vent’anni - del suono che ha reso la sua band uno dei gruppi più significativi dell’indie dei primi anni duemila.
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LEGGIA distanza di poche settimane dal concerto in suolo italico, abbiamo fatto una chiacchierata con Alan Sparhawk parlando dei suoi album, delle canzoni inedite, di come sia fare musica coi propri figli, e altro ancora. A voi il resoconto completo.
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