Attracted To Danger è l'ennesimo tassello di una discografia dalla caratura internazionale, un disco grintoso e al contempo melodico, che conferma lo straordinario stato di forma dei teutonici New Roses.
Aeroplanes arriva a quattro anni di distanza dall’EP e rappresenta il vero e proprio esordio dei Long White Clouds. Una proposta di indie rock derivativo ma decisamente efficace, con grande varietà nel songwriting, con brani che si muovono su spettri differenti, accomunati tuttavia da una freschezza inusitata e a un superbo dosaggio degli ingredienti melodici.
Quinto lavoro in studio del chitarrista degli Alice In Chains, I Want Blood è un disco cupo, plumbeo, duro come il metallo, vertice di una discografia che non ha mai dimenticato la casa madre.
In un mondo di copie e mode uno dei complimenti migliori da fare ad un artista rischia di essere "indefinito" e "inclassificabile". E' quello che abbiamo pensato del bellissimo disco di Francesca Bono, con cui abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere per approfondire al meglio genesi, collaborazioni e dettagli.
La magica Music Time Machine di Loudd ci riporta al 2003: Bill Callahan pubblica “Supper”, un album di canzoni perfette con un azzeccato mix di scrittura e suoni ad alto livello.
Anche in forma di sceneggiatura il Re è sempre il Re, qui costruisce un affresco collettivo molto indovinato che rimane vitale sulla pagina ma che purtroppo si perde un poco nella trasposizione per la tv. Quando si dice che "il libro è meglio"!
Un Polanski non esaltante per quello che si rivela essere "solo" un thriller ben confezionato se estrapolato dai riferimenti alla realtà sua contemporanea; un film dovrebbe sopravvivere bene comunque ai suoi tempi...
Uno dei singoli più venduti di tutti i tempi omaggia due iconiche figure del secolo scorso, scomparse prematuramente: Marilyn Monroe e Lady Diana
È il rumore di un lutto costante, quello che Cesare Basile sceglie come sfondo sonoro per raccontare il genocidio del popolo palestinese. Un rumore cieco, di crolli che ti lasciano senza fiato. Qua sotto si parla di questo, della ferita atavica della spartenza, ma anche di poeti, resistenze e del riuscire ad abitare i dolori degli altri, di quella cosa che forse si chiama pietà e che spesso basterebbe fosse umanità.
Giunto al terzo album solista, il cantante degli Alter Bridge sforna il suo disco migliore, una tirata rock potente, elettrica e gravida di tensione.
Un Arci Bellezza decisamente pieno quello per i Been Stellar, che, per quanto ancora giovani e inesperti, confermano avere tutte le carte in regola per poter diventare davvero grandi.
A distanza di ben 53 anni, tornano gli MC5, guidati da Wayne Kramer e Machine Gun, entrambi deceduti prima della pubblicazione, con un disco di rock potente, imbastardito da numerosi groove funky.
Jacques Tati interpreta per la seconda volta il personaggio di Monsieur Hulot questa volta alle prese con il contrasto tra la vita semplice di una volta e l'incombere della modernità in una Francia di fine anni 50.
Dopo quattro anni di attesa, i Touché Amoré tornano con Spiral in a Straight Line, un album che riflette profondamente su temi di crescita e resilienza. In questo nuovo lavoro, la band di Los Angeles continua a mescolare l'intensità del post-hardcore con influenze indie, esplorando nuove sonorità senza mai perdere la carica emotiva viscerale che li ha resi inconfondibili.
Un concerto di Elijah Fox dedicato all’improvvisazione pianistica. Una bellissima serata, con un Bellezza sold out e una platea finalmente, come si diceva una volta, “ricca di gioventù”. Tra momenti lirici, ragtime jazzistici e introspezioni sognanti, eravamo lì, contenti di esserci.
Pur restando ancorata al grunge e all'alternative rock anni '90, la creatura di Jason Slater muove un ulteriore passo in avanti nella creazione di un suono distintivo, grazie a un disco ispirato, scarno e diretto.
Nato durante le ore di un blackout, Fight The Real Terror è un disco dall'estetica disadorna eppure tracimante di autentica drammaticità, uno dei migliori della discografia di Shara Nova.
Il Novara Jazz Festival va solo ringraziato per averci preparato una serata così: con i bravissimi Spiralis Aurea Trio a non lasciare nulla al caso e con i monumentali The Necks, che hanno regalato improvvisazioni incredibili guidati solo da quella sorta di telepatia che solo chi suona insieme da così tanto tempo può essere in grado di esercitare. Incanto.
L'album d'esordio dei canadesi Boulevard, gioiello Aor dimenticato di una band che è durata il tempo di un respiro, lasciando ai posteri, però, grandi canzoni.
Un thriller sui generis, un romanzo magnetico che porta il lettore nel cuore della comunità chiusa e ostile di Ardnakelty, paesino irlandese la cui placida esistenza è in realtà segnata da odi, rancori e da una malcelata insofferenza verso lo straniero.
Splendida ricostruzione di un epoca e di un fatto storico adattato dal regista David O. Russell con qualche libertà. Confezione magnifica, cast splendido, anche se sulla sceneggiatura si poteva lavorare meglio.
Un grande classico di Neil Young, una canzone ambigua, che sembra parlare di femminicidio, o forse si riferisce alla lotta contro una dipendenza
Nel nuovo album Pitchfolk Stefano De Stefano consolida un ruolo del tutto personale nell’universo degli autori indie folk, regalandoci nove canzoni che evidenziano le qualità di un artista devoto a un’espressione musicale e vocale delicata e tuttavia consapevole e ferma.
Dopo quattro anni di silenzio, i newyorkesi Nada Surf tornano con quello che è il loro miglior disco dai tempi del celebrato Let Go.
In occasione dell'uscita dell'ultimo album, Steps, abbiamo avuto l'onore di fare delle meravigliose, sfaccettate e non banali chiacchiere con Luca di Mira (I Giardini di Mirò). A voi l'esito e la possibilità di calarvi, gradino dopo gradino, in questo denso, contaminato, elettronico ed elegante mondo sonoro.
Ultima opera di Paolo Sorrentino prima del grande successo de "Il divo" e della consacrazione internazionale del nostro regista oggi più rappresentativo, la sua opera era però ad altissimi livelli già da prima.
Solo poche scorie metal, nel nuovo album dei norvegesi Leprous, che rilasciano dieci canzoni di alt rock imparentato col prog, in cui l'uso dell'elettronica e la straordinaria voce di Einar Solberg risultano gli elementi immediatamente distintivi.
Delay on Landing è uno split tra Broomdogs e Carlo Pinchetti. Due amici, Pier e Carlo, che vivono la musica come passione, per cui si suona con le persone a cui si vuole bene, condividendo spazi, concerti e, perché no, canzoni. 4 brani, 2 amici e 1 grande grazie a uscite come queste e a gente come loro, che ci provano sempre, nonostante tutto. In coda, due video esclusivi e la possibilità di ascoltare l'EP in anteprima.
Serata super affollata di gruppi e pubblico al Bellezza, per il sottoscritto un “ritorno al passato” negli anni Ottanta, a partire dalla wave raffinata di Castelli, passando per l’EBM di Curses, per ricadere nei vortici gotici degli Starcontrol e riemergere ballando al future (o retro) italo disco dei Nuovo Testamento.
Sedici anni da 4:13 Dream e il doppio da Wish. È il 2024 e c’è un nuovo disco dei The Cure che domina la scena e anima la discussione tra gli appassionati della band di Smith e Gallup e non solo. E tutto ciò è meraviglioso.
Raffinato e coinvolgente, dopo una lunga gavetta David Gray riesce finalmente a toccare il cielo con un dito grazie a “White Ladder”: con il nostro Re-Loudd stavolta torniamo a inizio secolo, ma per questo disco il tempo non sembra essere passato. Rigodiamocelo, facendo scendere una lacrimuccia, in queste malinconiche giornate autunnali.
La disputa per un’eredità diventerà il pretesto per rompere il silenzio e riportare a galla una storia terribile, fatta di abusi e infanzia violata, che nessuno dei familiari ha mai voluto ascoltare veramente. “Eredità” è un romanzo che afferra alla gola, ma con dignità, senza che l’autrice trascenda mai nel patetico. Feroce e poetico allo stesso tempo.
Sydney Sibilia fa un altro centro nel suo "documentare" episodi pop della storia d'Italia raccontandoci il dietro le quinte della nascita di uno dei maggiori fenomeni musicali degli anni 90, quello degli 883 di Max Pezzali e Mauro Repetto.
Il ricordo di un amore collassato, un pugno di immagini dal passato, che suscitano lo struggimento malinconico per un lutto affettivo non ancora rimarginato
Dopo sei anni di assenza, gli Snow Patrol tornano con The Forest Is The Path, un nuovo disco di canzoni sincere, attraversate da riflessioni malinconiche e dense di struggimenti.
I Personal Trainer sono una delle band migliori attualmente in circolazione, per quanto riguarda l’Indie Rock di scuola americana, Con la loro formazione a sette invadono la Palestra Visconti de l'Arci Bellezza nella notte di Halloween, regalando agli astanti entusiasti e motivati un gran bel live.
I Before Bacon Burns realizzano il loro miglior disco con Persefone, un album Rock dalla connotazione Alternative, dove spiccano ritmiche fantasiose, continue alternanze tra piano e forte, pieno e vuoto, nonché melodie vocali sempre azzeccate. Unico difetto? Decisamente troppo breve!
Joker: Folie à deux divide pubblico e critica, Phillips abbandona la strada conosciuta per addentrarsi in territori altri e siglare (forse) uno dei film più intelligenti dell'anno.
Black Snake Moan è il progetto artistico di blues, folk e rock psichedelico di Marco Contestabile. Dopo un bel concerto a Lodi, chiediamo a Marco una piccola intervista, eccone i frutti.
A volte la musica trascende lo spazio e il tempo, permettendo alla psiche di viaggiare attraverso le emozioni. Il nuovo album del songwriter canadese Leif Vollebekk, Revelation, ne è la prova.
Concerto bellissimo quello all'Alcatraz, che conferma Kim Gordon come un’artista di statura enorme, anche solo per avere voglia di mettersi in gioco in questo modo, con un'incessante apertura alla sperimentazione e alla curiosità costante verso nuovi suoni.
L’artista canadese Tess Parks, di stanza a Londra, ritorna con il suo terzo album solista, Pomegranate. Ancora una volta l’amalgama tra dream pop, psichedelia “soffice” e voce fluttuante ed etera coglie il bersaglio sin dal titolo dell’album, dedicato ad un frutto tra i più belli e misteriosi: il melograno.
L'ennesimo grande album dei 40 Watt Sun, sei canzoni di struggente slow core, in cui il mood malinconico e depresso di Patrick Walker trova luce in melodie cristalline.
Dopo averli visti dal vivo, i Gurriers hanno convinto: ad oggi scrivono già meglio degli Idles e sembrano sulla via giusta per poter offrire performance altrettanto incendiarie. Con un click a voi il racconto della serata all'Arci Bellezza, compresa la performance degli autoironici opener Rude Cinno.
A più di vent’anni dalla sua uscita, riscopriamo il debutto omonimo dei The Music, un album in cui la parola magica è “naturalezza”.
Irvine Welsh ci riporta nella sua Leith dove per una volta non siamo a contatto solo con i suoi amati "spurghi di corea" in un romanzo che amplia la scrittura dell'autore scozzese anche a qualche nuova suggestione.
Il documentarista Michael Moore ci porta tra le pieghe peggiori di un sistema economico fuori controllo e, per come gestito oggi, meschino e ingiusto. Lo fa con la solita ironia che da sempre lo contraddistingue, pur non risparmiando niente a nessuno.
Scritta quasi interamente da Daron Malakian, chitarrista della band, Lost In Hollywood si scaglia contro l'accecante fascino di un quartiere che non mantiene le promesse, infrangendo le illusioni di quanti cercano fama e successo
La band di Portland torna con un suggestivo e divertente ibrido musicale, che fonde con maestria goth rock e metal, in un insieme dall'esuberante appeal melodico.
Può la musica rappresentare il mondo dell’arte? A volte alcuni quesiti hanno il potere di tramutarsi magicamente in affermazioni certe e l’esordio discografico di Alessio Zoratto ne è la conferma.
Fotografia di un momento di passaggio e della difficoltà di una generazione. La giovane regista Kit Zauhar con un buon film d'esordio contribuisce a mantenere vitale la corrente del cinema indipendente americano, quello fatto con quattro soldi e qualche idea buona e sentita.
St. Vincent regala al pubblico del Fabrique una serata danzereccia che presta poco il fianco al lato riflessivo, nonostante alcune ballate di notevole resa. Una nuova formazione già compatta e rodata e un sound, quello di Annie Clark, sempre inconfondibile. Una performance di prima grandezza che non può che lasciare dietro di sè fan entusiasti.
I Juniore tornano con un gran disco. Garage, Beat, Surf, Yé Yé music, con un french touch che si disperde su tutti i brani dell’album. Non avete letto da nessuna parte di loro? Ebbene, Loudd è fiero di presentarveli: buon ascolto.
Lo spettacolo dei Calibro 35 al Teatro Dal Verme è un'anteprima assoluta: dall'ultimo EP, alle esecuzioni inedite fino alle riletture del vecchio repertorio, tutte suonate entro una cornice dall'acustica perfetta per una performance che lo è ancor di più. Il progetto Jazzploitation ha qui avuto il suo culmine e questa è la cronaca della serata.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
LEGGIIn un mondo di copie e mode uno dei complimenti migliori da fare ad un artista rischia di essere "indefinito" e "inclassificabile". E' quello che abbiamo pensato del bellissimo disco di Francesca Bono, con cui abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere per approfondire al meglio genesi, collaborazioni e dettagli.
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