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REVIEWSLE RECENSIONI
22/06/2022
Qualunque
Shonen
Luca Milani firma il capitolo più importante della saga di Qualunque e dopo quasi dieci anni di militanza sulla scena italiana, è pronto a ritagliarsi dentro di essa un ruolo da protagonista.

Non è scontato in questi tempi frenetici, ma ogni tanto succede che si riesca a ritrovare un artista lungo il percorso, al di fuori di improvvise fiammate e premature scomparse. In questo caso, la crescita di Luca Milani detto Qualunque è un qualcosa che non può essere negato.

Mafalda, il meteo e tutto il resto, il suo primo lavoro (escludendo un EP autoprodotto che non si trova da nessuna parte), è di sei anni fa, un tempo che ormai equivale ad un’era geologica, ed è a maggior ragione ancora più interessante constatare quanti progressi abbia fatto da allora.

Doti in sede scrittura già presenti ma canzoni ancora piuttosto acerbe, che occorreva limare e meglio focalizzare. Operazione in parte avvenuta su Il primo lunedì dell’anno (2017) e soprattutto su Farmaci (2020), i due EP che hanno funto da ideale ponte tra quel primo disco e questo nuovo che è uscito.

Shonen, da questo punto di vista, è un po’ la sua opera della maturità. Anni e anni a scrivere canzoni hanno fatto raggiungere a Qualunque un livello di consapevolezza dei propri mezzi decisamente importante; cosa che, lo ripeto, non è per niente banale, dal momento che viviamo in un momento storico in cui se non azzecchi il primo disco tendenzialmente sei condannato a sparire.

C’è un elemento importante per capire questa uscita ed è Coordinate, il podcast che Luca ha realizzato da febbraio a maggio di quest’anno assieme all’amico Mattia Nesto. Si parla di Manga, dai Pokemon a Neon Genesis Evangelion, passando per Attack on Titans, in una continua riflessione su come questa forma d’arte (ché di questo si tratta, nonostante i pareri contrari di certi puristi) possa realmente cambiarti la vita.

Il concept di Shonen inizia da qui: il titolo è un vocabolo giapponese che indica una tipologia di Manga e Anime dedicati agli adolescenti, con prove da superare e mostri da sconfiggere. Metafora della vita, dunque, di come sia sempre necessario trovare le energie per combattere. C’è un mondo in cui si è scatenato il panico, per dirla con il testo di “Coordinata”, ed un giovane uomo che sta cercando da sempre di trovarvi la propria strada. Cambio di casa, amori, paure, speranze, ubriacature e ansie ma, contrariamente al passato, adesso c’è un maggiore senso di accettazione, una maggiore apertura alla speranza.

L’io narrante è sempre insicuro, avverte sempre il peso della sua fragilità e si sente sempre inadeguato rispetto alle sfide delle circostanze; adesso però tutto questo non costituisce più un’obiezione, non fa più così tanta paura, tanto che una sorta di luminosità rischiara a tratti queste canzoni.

Canzoni che, come già accadeva per quelle di Farmaci, si appoggiano sostanzialmente sui dettami dell’It Pop (l’iniziale “Bacino” ne è un perfetto esempio) ma sanno anche trovare altre vie, per quello che è probabilmente il lavoro più vario di Luca Milani, musicalmente parlando.

Senza dubbio conta la produzione a più mani (oltre allo stesso Luca c’è una squadra composta da Francesco Lima, Carmine Esposito, Alessandro Benzi, Gianluca Marangon e Michele Strobino, che poi sono tutti quelli che hanno suonato sul disco), sufficientemente varia da canzone a canzone, elaborata ed elegante in alcuni punti, così come vuole il mercato, ma anche grezza quanto basta per mantenere un certo feeling battagliero di fiera resistenza. E contano ancora di più i featuring, che per la prima volta compaiono nella sua discografia e che coprono di fatto tutta la tracklist (7 brani su 9): la compagna di etichetta Marta Tenaglia impreziosisce una “Starter” particolarmente Neo Soul, con più di un occhio strizzato a Frah Quintale; Cucineremo Ciambelle si diverte in una “Nana” che sfoggia fieramente un certo spirito Punk; Verano rimane in sottofondo a ricamare eleganti backing vocal durante la title track, probabilmente il brano più bello del disco, con la sua atmosfera malinconica e le sue domande brucianti sulla vita; Brenneke presta la sua voce in “Atlantico”, non a caso l’episodio più vecchia scuola, richiamo neanche troppo nostalgico ad un Indie che non c’è più; ancora, Tana Combinaguai in “Meow”, irresistibile sparata Power Pop dal ritornello contagioso, per chiudere poi con “Ti ho vista ieri sera”, inspiegabilmente messa all’ultimo posto, un pezzo che è una hit assoluta, irriverente canzone d’amore con la partecipazione dei romagnoli I Le Lucertole (lo so che suonano orrendi, questi due articoli attaccati, ma lo vogliono loro), anche loro nel roster Costello’s, un act che ha già dimostrato grande potenziale nella manciata di singoli pubblicata in questi mesi.

E non dimentichiamoci della splendida copertina di Kitsune Yoru (autrice e disegnatrice di Immortal Soul) che ovviamente riprende l’universo Manga e che riesce in una sola immagine a dare un’idea esaustiva delle tematiche affrontate nei testi.

Luca Milani firma il capitolo più importante della saga di Qualunque e dopo quasi dieci anni di militanza sulla scena italiana, è pronto a ritagliarsi dentro di essa un ruolo da protagonista.