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MAKING MOVIESAL CINEMA
BlacKkKlansman
Spike Lee
2018  (Universal Pictures)
COMMEDIA DRAMMATICO THRILLER
all MAKING MOVIES
16/01/2019
Spike Lee
BlacKkKlansman
Questa è la storia di Ron Stallworth, agente in incognito che si è infiltrato tra le fila del Ku Klux Klan a Colorado Springs.

Niente di strano, si potrebbe dire, anche se il KKK è il KKK.

Il fatto è che Ron Stallworth è sì un agente della polizia, ma è soprattutto un afroamericano.

Per infilitrarsi non si è sbiancato, non si è truccato fingendosi bianco come nelle peggiori commedie goliardiche, o peggio, come nei peggiori film muti dove però erano i bianchi a colorarsi di nero e dar vita a stupri, rapine.

No.

È un agente sotto copertura per telefono, fingendosi bianco dietro una cornetta, come se le parlate fra due pelli diverse fossero altrettanto diverse. Nel mentre un altro agente sotto copertura (bianco sì, ma ebreo) si finge lui, si finge interessato ad entrare nel Klan, pardon, nell'Organizzazione, e carpirne i segreti, e possibilmente prevenire attacchi e violenze.
Facile, no?
Siamo nei digitali anni '70, nei lontanissimi anni '70, quelli violenti in cui gli studenti protestano per i loro diritti, gli afroamericani per le violenze che subiscono dalla polizia razzista che così lontani non sembrano, perchè come già mostrato in Detroit sono drammaticamente simili ad oggi.
Ma in tutto questo ci sguazza alla perfezione Spike Lee, che torna in formissima, sviscera comizi, riflessioni, poesie, sguinzaglia il suo humour più nero, si ispira, omaggia e cita eroi ed eroine di colore di quegli anni, dichiara l'intento di questi film, del suo film: entrare nella testa del pubblico e cambiarlo, come tristemente era riuscito a fare Nascita di una Nazione di Griffith.
E i parallelismi tra ieri e oggi non sono finiti, abbondano, e si diverte Spike ad alternare i due mondi, le due Organizzazioni: quella degli studenti, che chiede giustizia, che ricorda le sue vittime e si indigna, quella dei bianchi che si basa su luoghi comuni, che con i loro lenzuoli e le loro bevute e le loro sparate e sparatorie provoca nel nome dell'ignoranza, tenendo d'occhio il nuovo arrivato Ron, preparando davvero una strage. Così, pure un poliziotto sui generis come Flip Zimmerman cambia e apre gli occhi, così Ron acquista valore all'interno del dipartimento scoprendo altarini, anche se il loro rapporto -per fortuna- non arriva mai ad essere quello tipico dei buddy movie. C'è più serietà, anche quando ci si rilassa.
L'instancabile Adam Driver conferma di farcela a discostarsi dagli ormai vecchi ruoli indie, John David Washington non ha certo il carisma del padre Denzel, ma gli si vuole bene. Poi sì, c'è un irriconoscibile e redivivo Topher Grace e c'è -stoccata iniziale- Alec Baldwin, lui, ormai più famoso per essere l'imitatore di Donald Trump, e se pensate che sia un caso, non conoscete Spike che sparge frecciatine in continuazione nella sua sceneggiatura.
Perché anche se qua e là la storia si dilunga, se la splendida colonna sonora 70's non sempre sottolinea a dovere le scene più concitate ed emozionati, se lo humour è a tratti un po' arretrato, la vera stoccata, quella decisiva, arriva alla fine, dove ogni parallelismo, ogni filtro viene abbandonato, e quella che era finzione, quello che sembrava un mondo troppo distante e superato per poter essere ancora vero, vero lo è.
Oggi.
E così, BLACKkKLANSMAN si fa manifesto, si fa urlo di protesta, si fa commedia geniale capace di smuovere coscienze.
Aprite gli occhi, aprite le orecchie, rimanete combattenti.

Blackkklansman, da oggi disponibile in dvd, blu-ray™, 4k ultra hd e digital hd per Universal Pictures Home Entertainment Italia, con esclusivi contenuti bonus che vi porteranno più a fondo all’interno di questa storia vera e intensa. Tra questi un trailer esteso di Blackkklansman con “Mary don’t you weep” di Prince.